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REGISTRO DE OBRAS

La Laguna (37) per N. Cataldo

Y con mucha alegría llega nuestro Nico...disfrutadlo!

VERSIONE SPAGNOLA

Ciao a tutti e buon San Martino!


Anche se, in realtà, non vi scrivo l'undici novembre, ma giovedì dodici e ne approfitto per chiedervi scusa per l'attesa.

È che in questi giorni ho moltissimo lavoro e in più ho un amico in visita e cerco di dedicargli la maggior parte del mio tempo libero. Comunque, anche questo ritardo ha il suo lato positivo: mi permette, infatti, di raccontarvi della serata di martedì dieci novembre, vigilia di San Martino. Molti di voi lo sapranno già, ma io ve lo racconto lo stesso ;)

In molte parti d'Italia, l'undici novembre è il giorno in cui aprono le cantine e si assaggia il vino novello.  VINOS

E allora martedì sera ho organizzato una cena a casa per mangiare un buon piatto di pasta e per

rendere onore al dio Bacco. I vini degustati erano canari o della penisola iberica, mentre la pasta

l'avevo comprata da un posticino che ho scoperto qualche giorno fa.

 

Si tratta di un piccolo negozietto che si trova dentro il Mercado de África di Santa Cruz che vende pasta fresca fatta in casa e deliziose salse italiane.

Inoltre, festeggiare San Martino è stato il modo ideale per prepararsi a San Andrés, festa che cade SANANDRES

a fine novembre e che si celebra in varie parti dell'isola e durante la quale, come a San Martino, si

aprono le cantine per esempio ad Icod de los Vinos o nella stessa San Andrés. Ma ve ne parlerò con

più calma nel blog del prossimo mese.

 

Per quanto riguarda, invece, il mese di ottobre, ho varie cose da raccontarvi e ci conviene iniziare da due lunghi weekend.

Nel secondo fine settimana del mese, per esempio, ho fatto un salto a Gran Canaria dove mi sono fermato per quattro giorni approfittando di un calendario favorevole e del ponte del Pilar.

Per chi non lo sapesse, il dodici ottobre (che quest'anno cadeva di lunedì) è festa nazionale in Spagna e LAGARITA

pertanto mi sono preso anche il venerdì e sono riuscito a infilare quattro giorni liberi di seguito.

Come sempre nell'isola di fronte, ho alloggiato da Doramas e, come sempre, lui e la sua famiglia mi

hanno fatto sentire davvero a casa.

A parte la solita ottima e necessaria dose di relax, abbiamo fatto un po' i turisti e in pochi giorni sono riuscito a vedere ciò che mi mancava dell'isola. Per esempio, ho visitato la spiaggia de La Garita, che non avevo ancora visto e che una settimana dopo avrebbe subito tutte le conseguenze del fortissimo temporale che ha colpito l'isola dieci giorni dopo.

Giusto in tempo!

E poi Doramas mi ha portato a visitare tutti i piccoli paesini degni di nota dell'isola rotonda:  ROQUENUBLO

San Mateo, Firgas, Gáldar, etc. Ma, senz'ombra di dubbio, la migliore escursione è stata quella al

Roque Nublo, uno dei punti più alti dell'isola dal quale è possibile ammirare Tenerife e il Teide in

tutta la loro bellezza.

Dopo una caminata di quasi un'ora siamo arrivati alla cima dove, vista a parte, ci siamo anche 

goduti un paio di birre e i panini che avevamo nello zaino.


E ora passiamo da un ponte ad un'altro: quello di fine ottobre - inizio noviembre. Seguendo praticamente lo stesso schema, mi sono preso libero l'ultimo venerdì di ottobre e approfittando della festa di lunedì due novembre, ho passato un lungo fine settimana in un apartotel a Los Cristianos, nel sud dell'isola. È stato un fine settimana rilassante tra bagni in mare e in piscina, sole e relax.

Tra l'altro, il clima, pessimo al nord dell'isola con allerta per pioggia inclusa, al sud era fantastico.   MARIACHI

Devo ammettere che la parte meridionale dell'isola non è la mia preferita, ma senz'ombra di dubbio

ha due notevoli vantaggi: il clima e la sensazione di essere in vacanza pur essendo a soli settanta

chilometri dalla mia casa lagunera. E poi rimanendo a dormire nel sud ho potuto anche avere la

possibilità di vivere un po' Los Cristianos di notte, cosa che mi succede veramente di rado.

Sono stato per esempio in un ristorante messicano proprio nella notte di Halloween, festa che non mi fa impazzire, ma che viene interpretata in modo più particolare e interessante nella cultura del Messico, paese nel quale esiste un vero e proprio culto ai morti e nel quale la morte viene vista non come una tragedia, ma come una specie di rito di passaggio. Per sdrammatizzare un po' vi dirò che mi sono anche fatto una foto con il sombrero e la pistola che mi aveva gentilmente prestato un cantante di mariachi ;)


Per quanto riguarda gli altri weekend, posso dire che sono stati molto meno interessanti e contraddistinti soprattutto dalla visione delle partite di calcio e del mondiale di rugby. Infatti, con il lavoro che avevo da anticipare o recuperare (visto che durante le vacanze non avevo intenzione di fare niente di produttivo;) mi è rimasto poco tempo libero e l'ho dedicato a programmi più tranquilli come andare a cena fuori con amici, inaugurare il kebap di un vicino di casa turco e invitare qualche amico a vedere alcune partite a casa mia.

Per esempio, domenica quattro ottobre ho invitato un po' di amici a vedere il derby madrileno terminato in parità a causa di un errore marchiano di Arbeloa, terzino destro del Madrid e calciatore, a mio parere, eccessivamente sopravvalutato.

Domenica scorsa, invece, abbiamo visto Siviglia-Real Madrid che è finita con una vittoria per tre a uno della squadra andalusa. Comincio a pensare che i miei amici portino un po' di sfiga al Real Madrid ;)

Forse anche perché non c'era Paulo, amico mezzo madrileno mezzo cileno che è l'unico che davvero condivide con me la passione per il Madrid. Paulo, infatti, ha lasciato l'isola la settimana scorsa e l'abbiamo salutato con una fantastica grigliata di carne a casa sua dove abbiamo anche visto la partita Celta-Real Madrid vinta per tre a uno dalla squadra della capitale. Comincio anche a pensare che Paulo porti fortuna ;) e allora sono fiducioso per il clásico della settimana prossima perché il nostro talismano sarà in quei giorni sull'isola per lavoro e sabato ventuno alle cinque del pomeriggio sul divano di casa mia!


Per il momento, invece, mi devo accontentare;) di avere in visita (vi dicevo all'inizio che avevo un  ELPRIS

ospite, no?) il mio amico culè Manu che si ferma fino a sabato da me e con il quale, preferenze

calcistiche a parte, è un piacere condividere belle esperienze come quella di domenica pomeriggio.

Il suo aereo atterrava all'aeroporto nord verso le tre e allora, con altri tre amici, sono andato a

prenderlo e di lì siamo andati al Pris, piccolo porto di pescatori dove si mangia dell'ottimo pesce ad

un prezzo irrisorio.

Il tutto con vista sul mare e con il sole a riscaldare la pelle e il cuore in quest'estate di San Martino che si sta rivelando particolarmente calda anche in Italia, a quanto mi dicono familiari ed amici.

 

E allora godetevi il sole finché dura e quando non dura più pensate a me che, invece, sono in un posto dove il sole non va mai via perché come dicono Los Mismos "Tenerife tiene seguro de sol".

Questo è il link se volete mettervi di buon umore in due minuti: https://www.youtube.com/watch?v=zKN8sL9f5Eg


E allora cantate, ballate e soprattutto sorridete che il sole bacia i belli e con un sorriso stampato in fronte gli risulterete sicuramente un po' più attraenti;)


E siccome a me non va di fare discriminazioni, mando un abbraccio a tutti, belli e brutti!!!
Ciao,

Nico

 

"Prendimi per mano" per Thich Nhat Hanh

RICH 2

"Prendimi per mano.

Cammineremo.

Cammineremo soltanto.

Sarà piacevole camminare insieme.

Senza pensare di arrivare da qualche parte.

Cammina in pace.

Cammina nella gioia.

Il nostro è un cammino di pace.

 

Poi impariamo TICH 1

che non c'è un cammino di pace;

camminare è la pace;

non c'è un cammino di gioia; 

camminare è la gioia.

Noi camminiamo per noi stessi.

Noi camminiamo per ognuno

sempre mano nella mano.

 

Cammina e tocca la pace di ogni istante.

Cammina e tocca la gioia di ogni istante.

Ogni passo è una fresca brezza. TICH3

 

Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.

Bacia la terra con i tuoi piedi. 

Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.

La terra sarà al sicuro

se c'è sicurezza in noi"

 

(de la pagina: www.camminoconfrancesco.it)

 

Dal dolore fiorì l'amore per S. Lucarelli

A pochissime giorni della prossima mostra nel Palazzo Blu vi presentiamo una collaborazione della Dtt.ssa. Sandra Lucarelli sulla precedente...Grazie!

Dal dolore fiori l'amore...

Esposizione al Palazzo Blu a 100 anni dall'inizio della Grande Guerra.

"Addio mia bella, addio e l'armata se ne va, ma se non partissi anch'io sarebbe una viltà"


Il ritornello di questa canzone accompagnava i nostri soldati, le loro partenze per il fronte della Grande Guerra 1915-'18. Sono passati 100 anni, ma la memoria è rimasta indelebile e tangibile e corre attraverso le storie individuali, che divengono storia colletiva; passa dagli zainni, dai cappelli e dalle divise, in nostra Pisa, a Palazzo Blu.


Li oggetti parlano delle persone che li hanno indosatto, raccontano le loro imprese, le ansie, le GUERRA1

sofferenze e le speranze, tra le pareti umide delle trincee.

Raccontano della ricerca di libertà: „Sono uomo e son soldato, viva la libertà!" proseguono nelle delle canzoni, musica per incitare ed incoraggiare gli animi.

 

Tuttavia, la presa diretta di coscienza dell'intero popolo italiano e no solo e soltanto di poeti ed artisti come Marinetti, Balla, Ungaretti, D'Annunzio, per citarne alcuni dei più celebri, ma di ciascun soldato, semplice o graduato, di ciascun cittadino o cittadina, fu totale- il desiderio espresso da parolieri- poeti come Alberto Mario che scrisse „La leggenda del Piave", divenne plebiscito: „Non passi lo straniero!"- Cosi il nemico austriaco fu respinto, ma quanti morti!

...Una guerra, anche se vinta, porta via le vite umane: migliaia di vite che hanno scritto lettere, GUERRA2

cartolline a famiglie che non avrebbero più visto.


Sono brandelli di vita, di storia viva che trasuda dalle carte e ci parla, ci mormora, ci sussurra, ci commuove...
Avevamo il piede straniero sopra il cuore ed il cuore nostro era il paese più straziato.

Oggetti, dunque, testimoni preciosissimi, come reliquie, foto che danno volti e voci , implorandoci di non dimenticare.


La mia tristezza si trasforma in gratitudine, che ha plasmato e plasma la libertà delle nostre generazioni, per tutte le persone che, come mio nonno Giuseppe Lucarelli, hanno difeso la nostra patria e conquistato la libertà.


Mio nonno è stato uno dei fortunati, tornato decorato dal fronte ed insignito della medaglia d'oro di cavaliere di Vittorio Veneto. Al fronte conobbe mia nonna Albina Tormen e sboccio un amore che fecce nascere mio padre Mario.
Ecco che la guerra porta anche alla pace, alle intese, alle unione; alla vita di mio padre e poi alla mia vita!


Eccomi oggi, a 100 anni di distanza, testimone di una Europa senza frontiere, che ho contribuito a costruire attivamente, da giovanne ventenne, in quanto vincitrice di un concorso R.A.I. (nel 1982: „I giovanni incontrano l'Europa"), BANDERA CE

che mi ha portato ad incontrare tanti ragazzi: oltre la mia patria.


Così, lo „straniero" è diventato amico, fratello, collaboratore di una comune terra, di un comune ,

sentire su cui sventola la bandiera blu, con le dodici stelle d'Europa e si spandono le note dell' „Inno

della Gioia".


Queste divise, queste lettere, questi equipaggiamenti, sono le mie radici, le fondamente della mia-nostra libertà!
Un brivido mi sfiora la pelle, perché dal dolore di ieri, oggi è fiorito l'amore: una utopia- realizzata quella dell'Unione Europea della comune sinergia per la difesa della libertà di ogni popolo.

Quale conclusione migliore per l'onore de tutti i caduti?

Sandra Lucarelli
Pisa, settembre 2015

 

 

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