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La Laguna (45) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buona estate!!!
Questa volta ufficialmente visto che vi scrivo nella mattinata di quest'ultima domenica di giugno, poco
prima di andarmene al mare ;) Che cosa vi posso raccontare di questo mese che volge al termine?
Beh, per lo meno in onore a mia madre, mi sembra d'obbligo cominciare dal mio compleanno che
quest'anno è caduto di sabato. E allora mi sono preso tutto il primo fine settimana di giugno per
festeggiarlo.
Ho organizzato per il sabato un picnic/botellón notturno urbano nella Piazza davanti all'ufficio postale de La Laguna.
Ho portato un paio di bottiglie di vino e ho ordinato panzerotti e focaccia in una rosticceria gestita da un
barese nel centro de La Laguna. Il tutto allietato dalla musica dell'ultima serata del festival jazz e dalla
compagnia di alcuni amici.
Non tutti perché alcuni non potevano venire sabato e allora venerdì ho riunito tutti quelli che non potevano il giorno dopo e siamo andati a cenare in un bel ristorantino canario nel centro storico de La Laguna.
Di lì evidentemente (ed inevitabilmente;) siamo andati al Blues Bar dove l'idea era fermarsi fino a poco dopo mezzanotte, giusto per festeggiare il compleanno, e invece, come al solito, ci siamo fermati quasi fino alla chiusura anche perché tutti continuavano ad offrirmi da bere per il mio compleanno, inclusi i proprietari del locale.
E quindi potete ben immaginare che il giorno dopo avevo una resaca importante.
Nonostante ciò ho fatto un bagno al Médano con la mia amica Sandra e sono anche andato al concerto del quale vi parlavo prima.
Ovviamente l'idea era passare la domenica seguente in casa a dormire e a smaltire i postumi dei
bagordi del fine settimana, ma proprio domenica mattina arrivavano sull'isola la mia amica
calabrese Maria e il suo simpatico fidanzato inglese Barney.
Vivono a Montpellier e sono venuti a passare una settimana a Tenerife, isola nella quale Maria ha
vissuto qualche anno fa e che voleva far vedere al suo ragazzo.
Seguendo i piacevoli capricci dei turisti, abbiamo deciso di andare al Pris, piccolisima località sul mare nel nord dell'isola dove ci siamo concessi una giornatina di mare ed un bel pranzo a base di pesce appena pescato. In settimana ho dovuto lavorare un bel po' ed anche riposare ;) e allora ho rivisto
Maria e Barney direttamente il venerdì nella loro ultima giornata sull'isola. Di nuovo pranzo a base
di pesce, ma questa volta a San Andrés e siesta per ricaricare le pile in attesa di una despedida
serale al Blues Bar... e dove se no? ;)
Potete ben immaginare che ho avuto un altro sabato di resaca terminato poi con una cena nella nuova casa di Manu, Marte e Mikkel.
Vi ho già parlato varie volte di Manu che finalmente è ritornato a vivere sull'isola (per un annetto almeno) e questa volta con sua moglie Marte e con Mikkel, un fantastico bambino di quasi sei mesi.
Hanno preso casa al Sauzal e abbiamo inaugurato la casa con una cena tranquilla davanti ad un magnifico tramonto e con il
Padre Teide che ci osservava e ci proteggeva dall'alto. Bella gente, bella casa e bella atmosfera.
Tanto che ho deciso di ritornare sul luogo del delitto anche il sabato dopo quando Manu e famiglia
hanno organizzato un barbecue diurno con tanto di bagno in piscina. Me li scelgo bene gli amici, non
trovate? ;)
Il giorno dopo di nuovo a El Médano per una bella giornata di sole e mare.
Sarà per la Montaña Roja o per la compagnia di Sandra o per l'atmosfera hippy e rilassata che ci si
respira, ma è uno dei miei posti preferiti dell'isola e ci vado appena posso, soprattutto se devo
smaltire gli eccessi della nottata precedente. E chissà perché in alcuni periodi dell'anno finisco per
andarci quasi tutti i fine settimana;)
E così arriviamo a quest'ultimo weekend del mese che si sta rivelando molto più tranquillo dei precedenti. E meno male... che
l'età avanza! ;)
Ieri Elena ha festeggiato il suo compleanno in un ottimo ristorante peruviano de La Laguna e dopo un
bel pranzetto siamo andati a bere un gin tonic in uno dei locali della Plaza de la Concepción. Anche
perché in tutto il centro della città si festeggiava la Festa della Musica con cantanti e gruppi che
suonavano in tutte le piazze a partire dal primo pomeriggio.
Come vi dicevo all'inizio, oggi mare e poi nottata elettorale. Infatti, ho invitato alcuni amici a casa per vedere quali saranno i risultati delle elezioni di oggi.
Indipendentemente dalle idee e preferenze politiche, credo che sarà molto interessante vedere quali
scenari si aprono a partire da stasera e chissà se il Brexit influirà sul voto e soprattutto se questa volta
riusciranno a formare un governo.
Elezioni a parte, qui, come del resto in tutto il continente, si parla quasi esclusivamente del Brexit e dell'europeo. E visto che
in questo blog non ho ancora parlato di calcio mi toccherà parlare del massimo torneo continentale per nazioni.
Evidentemente tutti i fari sono puntati su Italia-Spagna di lunedì prossimo, partita giunta troppo presto. Infatti, più che un
ottavo di finale, sarebbe stata un'ottima finale. Ma la sconfitta degli spagnoli contro la Croazia ha complicato le cose.
Tra l'altro la nazionale balcanica che aveva impressionato tutti contro la Spagna si è fatta eliminare
ieri da un Portogallo che gioca veramente male.
Oggi tra un voto e l'altro, ci sono altre interessanti partite e in nottata anche la finale della Copa
America nella quale si affrontano Cile ed Argentina. Io tiferò per il Cile un po' per appoggiare la squadra a priori più debole,
ma soprattutto in onore ai vari amici cileni che ho conosciuto negli ultimi anni.
Finita la Copa America, verrà la parte più appassionante dell'europeo con quarti, semifinali e finale
domenica dieci luglio in coincidenza con la romería de La Laguna della quale vi parlerò nel prossimo
blog.
Per il momento vi saluto e me ne vado al mare! Fatevi un bagno anche voi che il mare vi rilassa e vi porta via tutte le
preoccupazioni!
Un abbraccio
Nico
"Via...sur Ponte..!" per F. Sodi
VIA .... SUR PONTE!
(gròria pe' tutti ' 'Ombattenti)
Quer córpo 'n aria ' rriva dritt'ar còre,
ma l' aspettav' óm' aspettà ll' amore,
ci son avvézzo, sono 'r Combattente,
devo fa' forz'e nun penzà' più gnente,
'un devo vacillà, anco s' è dura
e mi ripeto... 'n c'è d' avè' ppaura,
devo spinge' di là quest' accidente
pe' la gròria del Giöo...pe' la gènte.
Forza ragazzi, forza, nun sia detto
che ci pòssino fa' 'vésto sgambetto
su Capitano, 'n cénno 'ólla fronte...
fàcci volà' 'n un córpo là dar Ponte.
Sento sur viso gocciolà' 'r sudore
ch' è 'r bacio della gròri' e dell' onore;
só' sfatto, ciò la vista ballerina,
ll'urtima spinta, giù la bandierina!
(Fulvio Sodi, luglio 2007)
La Laguna (44) per N. Cataldo
Ciao a tutti e buona estate!!!
Ormai ci siamo, no? Qui ancora non si nota tanto nel senso che le temperature
sono ancora gradevolmente primaverili. Però evidentemente, come praticamente
durante tutto l’anno, si può tranquillamente andare al mare.
E, infatti, proprio ieri sono andato a fare un paio di bagni nelle piscine di acqua
naturale di Bajamar.
Forse ve l’ho già detto, comunque si tratta di piscine che contengono acqua dell’oceano sparse in quei paesi dell’isola dove il mare arriva alla costa con più forza. Grazie a questo sistema di piscine e frangiflutti, si da l’opportunità ai bagnanti di fare un tuffo anche dove le onde sono molto alte.
Poi, dopo un paio di bagni, mangiata di pesce e vino blanco nella Cofradia de Pescadores, seguita da una bella siesta che ci voleva proprio anche perché in serata sono andato ad un concerto con susseguente botellón presso l’auditorio di Santa Cruz. Presso l’Auditorio ho assistito al primo concerto di musica classica della mia vita e devo ammettere che è stato meglio di quanto pensassi.
Vi starete chiedendo il perché di questa mia improvvisa passione.
Il mistero è presto svelato: ci sono andato perché un’amica di recentissima acquisizione, o meglio l’amica di un’amica, suonava il violoncello nello stesso concerto.
E allora dopo mi sono “infiltrato” nella comitiva formata da una parte dei musicisti
dell’orchestra.
Se non ricordo male, ero l’unico non musicista delle circa dieci persone
che con un piccolo tavolino zeppo di buon vino e qualcosina da stuzzicare brindavano
davanti al mare con alle spalle l’edificio progettato da Calatrava e soprattutto sotto un
bel cielo stellato.
Tutto ciò è successo ieri… e allora che succede oggi? Diciamo che sto aspettando degli amici che ho invitato a casa per vedere la finale della Champion’s League che comincierà tra circa un’ora.
E quindi avrete capito che vi sto scrivendo nel pomeriggio di questo ultimo sabato di maggio e che sto già incrociando le dita per il mio Madrid che stasera avrà il difficile compito di provare a battere un combattivo Atletico. In ogni caso sarà una grande partita… godetevela anche voi.
E parlando di belle partite, anche quella di domenica scorsa tra Barca e Siviglia non è stata affatto male. Dopo centoventi minuti di gran ritmo e tensione la squadra catalana è riuscita a sconfiggere la formazione andalusa per due a zero.
Il tutto davanti agli occhi delusi del mio amico sivigliano e siviglista Pato, che però quest’anno si può tranquillamente consolare con la Europa League che la sua squadra del cuore avevo vinto appena quattro giorni prima.
Vabbé, vedremo che succede stasera e in ogni caso (per festeggiare o per
consolarsi) nel post partita andremo ad un concerto jazz gratuito nella Plaza Santo Domingo, davanti all’ufficio postale de La Laguna.
E sicuramente non ci andrò solo stasera perché si tratta di un festival di jazz che durerà fino a sabato prossimo.
E quindi il fine settimana che è cominciato bene, continua anche meglio anche perché è un po’ piu lungo del solito perché in tutto l’arcipelago si festeggia el Dia de Canarias.
Un buon modo di celebrare la mia terra adottiva sarebbe andare ad una delle romerie che ci sono in giro per l’isola, non trovate? Vi farò sapere nel prossimo blog ;)
In questo, invece, mi tocca (e con grande piacere) continuare a parlare di musica
visto che voglio raccontarvi del primo venerdì di maggio quando ho passato il tardo pomeriggio e buona parte della serata a La Terrera, un ostello lagunero dove tutti i venerdì pomeriggio si può assistere e partecipare ad una cosa che è una via di mezzo tra una festa ed una jam session.
Non è stata la mia prima volta alla Terrera e io che non so suonare neanche il citofono, nel mio piccolo con un coltello e una bottiglia di vetro accompagno i musicisti ed i percussionisti e soprattutto canto con tutti gli altri improvvisati (ma bravissimi) musicisti. È un luogo che mi piace molto, ma era davvero un bel po’ che non ci andavo perché spesso mi coincide con l’orario lavorativo.
Stavolta, invece, potevo andarci e in più c’erano due amici in visita: Manu e Doramas, uno degli habitué de La Terrera.
Finita la jam session, ci siamo fiondati al Tin Tin e una volta chiuso anche questo
locale, siamo andati a chiudere anche il Blues Bar. Ad un certo punto della serata
parlavamo con un ragazzo francese al quale siamo arrivati a dire che dovevamo
rimanere fino alla fine perché avevamo le chiavi del locale ;)
E a dire la verità, siamo ritornati sul luogo del delitto anche il giorno dopo e un’altra volta ci siamo rimasti fino alla chiusura.
Come avrete capito, soprattutto se mi leggete da un po’, il Blues Bar è il mio locale de La Laguna preferito, ma devo ammettere che erano anni che non ci andavo due sere di seguito.
In realtà, il sabato è stata una cosa un po’ improvvisata perché inizialmente il programma della serata prevedeva solo suonare qualche canzone a casa mia con gli amici in visita e con la chitarra che Sergio aveva lasciato qui.
Poi, però, ho tirato fuori una bottiglia di ron miel che in quattro persone abbiamo
svuotato in un paio di ore e che ci ha dato l’ispirazione e l’impulso non solo per
suonare e cantare a casa, ma anche per uscire a ballare.
Va bene… basta con la música! Vi racconto allora dell’ultimo libro che ho letto e della
storia che c’è dietro. Grazie a Facebook, ho ritrovato un amico romano d’infanzia del
quale non sapevo nulla da più di vent’anni.
Da bambini le nostre famiglie andavano in vacanza tutte le estati nello stesso posto e qualche settimana fa ho scoperto che Cesare, detto Rollo, aveva da poco pubblicato un libro e allora mi sono messo in contatto con lui per averne una copia.
Tra mille difficoltà, dovute soprattutto alla spedizione e a noie doganali, il suo libro mi è arrivato e fortemente incuriosito prima ed appassionato poi, l’ho praticamente divorato.
E allora Rollo se mi stai leggendo, ancora una volta complimenti per il tuo primo romanzo.
Tra l’altro anche il prossimo libro che leggerò ha dietro una storia particolare: mi è stato
regalato da un mio ex studente. L’autore è suo fratello, un innamorato del bel
paese, e il libro, anche se scritto in spagnolo, è ambientato quasi totalmente in
Sicilia. Vi farò sapere ;)
All’inizio del blog vi parlavo di clima primaverile e una delle magnifiche conseguenze di questo clima sono i Tajinaste in fiore nel parco nazionale del Teide.
La gente di qui dice che bisogna andare a fare visita al Padre Teide almeno una
volta al mese perché il paesaggio cambia costantemente e io, con la scusa di qualche visita, provo a farlo.
Se devo essere sincero, non ci andavo da febbraio quando ero andato a vedere la neve.
Stavolta il paesaggio era diverso e ancora più bello: a circa 2200 metri iniziavano ad apparire delle piante alte più di due metri che con il loro colore rosso completano la vista fatta di piccoli arbusti tra il verde e il giallo e piedra vulcanica nera. I Tajinaste sono piante endemiche che crescono solo nel parco nazionale del Teide e dal quale si ricava un miele dolcissimo.
Infatti, quando ti ci metti affianco per scattarti una foto, puoi sentire il ronzio
delle api che lo circondano.
Qualche giorno fa un amico mi ha detto che la vita è meravigliosa e allora siate
laboriosi come le api e dolci come il miele che producono ;)
Un abbraccio,
Nico