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REGISTRO DE OBRAS

La Laguna (49) per N. Cataldo

VERSIONE SPAGNOLA

 Ciao a tutti, come va?
Qui con un sacco di lavoro, ma tutto ok.

Proprio a causa del lavoro, questo blog sarà probabilmente un po' più breve dei precedenti dato che LIBRIott

non ho troppe cose da raccontarvi. Comunque, vi scrivo da una comoda poltrona nel salotto di casa

mia mentre fuori sta praticamente venendo giù il cielo... il mio sottofondo musicale per redigere

questo blog è, infatti, il fragore dei tuoni che si susseguono in una pioggia che promette di arrivare almeno fino a sera.

Forse pioverà anche domani anche se spero proprio di no. È che domani farebbe davvero comodo

una giornata (o almeno mattinata) senza pioggia.

Perché? Per una questione di scaramanzia, per il momento non posso dirvelo, ma prometto di parlarvene nel prossimo blog.

In questo, invece, tocca parlare del mese appena passato. È stato, come ormai da vari anni a questa parte, un ottobre di intenso lavoro che ha preceduto un novembre che si annuncia altrettanto duro dal punto di vista lavorativo.

Morale della favola: non vedo l'ora che arrivi gennaio, che normalmente è uno dei periodi in cui posso rifiatare un po'.


A rendere le cose un po' più difficili ci si è messo anche il cambio di orario del fine settimana passato che, con l'accorciarsi

delle giornate, credo deprima un po' tutti. L'inverno è la parte dell'anno che mi piace meno, però ho la fortuna di passarlo in

un luogo privilegiato dove diventa molto più sopportabile.

Domenica scorsa per esempio ero al mare e mi godevo una giornata dal clima praticamente estivo  MedanO

a El Médano, mentre martedì primo novembre sono andato ad una festa in piscina e quindi farei

meglio a non lamentarmi troppo, no? ;)

Anche perché la festa in piscina era a casa del mio carissimo amico Manu che ha deliziato i suoi ospiti con una fantastica

grigliata di pesce.

Come potete vedere la mia vita mondana sta virando molto verso orari più diurni e le nottate di baldoria in giro per l'isola si fanno sempre più rare forse anche perché, come direbbe mia nonna, non ho più l'età per fare certe cose e i postumi sono sempre più difficili da sopportare il giorno dopo.

Ieri, per esempio, ho bevuto un paio di birre con un mio studente e con alcuni suoi amici e oggi  birraott

ho quasi l'assurda sensazione di essere in resaca ;) Non ho l'abitudine di bere qualcosa con i miei

studenti, ma ieri nel tardo pomeriggio ci siamo casualmente incontrati presso il Recinto Ferial di

Santa Cruz e poi mi sono aggregato al suo gruppo per bere qualcosa. Anche perché lo studente

in questione è un mio coetaneo e sia lui che i suoi amici si sono rivelati molto simpatici.


Per chi non lo sapesse, il Recinto Ferial di Santa Cruz è uno spazio che viene usato nella capitale dell'isola per ospitare fiere di vario tipo durante tutto l'anno. Mi sembra un uso molto inteligente di una bella struttura e di uno spazio pubblico che molte città italiane farebbero bene a copiare. Tra esse, Bari dove, a mio parere, il quartiere della Fiera del Levante viene utilizzato e valorizzato molto meno di quanto si potrebbe e si dovrebbe.


Ma torniamo a Santa Cruz. Nel recinto c'erano due fiere. La prima di artigianato con prodotti e recinto

stand da tutto il mondo... un po' sullo stile del padiglione delle nazioni della campionaria barese

per rifare un paragone con la mia città d'origine. Della seconda fiera, invece, ve ne parlerò nel

blog del prossimo mese, come dicevo qualche riga più su per una questione di scaramanzia ;)


Tornando al mese di ottobre, un'altra bella serata l'ho passata a teatro e concretamente nel Teatro Guimerà a cinque minuti

a piedi da casa. Si tratta di uno dei teatri storici dell'arcipelago dove sono andato a vedere una commedia nella quale

recitava, tra gli altri, un amico.

Il fine settimana successivo, invece, ho fatto un salto al cinema del TEA dove ho visto Neruda, unneruda2016

gran bel film che raccontava una parte della vita del famosissimo poeta cileno.

È un lungometraggio di quest'anno che consiglio a tutti, soprattutto grazie alla straodinaria

interpretazione di Gael Garcia Bernal e ai diversi livelli di lettura che il film possiede.

Per spiegarlo in un modo semplice, si può dire che il regista riesce a mitizzare e smitizzare la fuga del poeta da un Cile in preda alla dittatutra mischiando storia, politica e poesia con delle immagini a metà strada tra la realtà e la fantasia... e meno male che volevo semplificare ;)

Scusate, ma con la pioggia viene fuori il filosofo che è nascosto in me ;)


Probabilmente state pensando che ho abbandonato La Laguna e in un certo senso avete ragione. piazzola

Infatti, lavoro a parte ci sono andato solo una sera all'inizio del mese per assistere a un bel

concerto gratuito dei Tangatos. Si tratta di un gruppo di argentini residenti a La Laguna da

qualche anno che riempiono le strade della città universitaria con le note delle loro canzoni e

con versioni di brani di Astor Piazzolla.


A proposito di illustri argentini, mentre vi scrivo l'Atletico Madrid sta perdendo due a zero in casa della Real Sociedad e il Cholo Simeone, allenatore della squadra della capitale, non sta vivendo un bel momento.

Chi, invece, molto probabilmente mi farà passare una bella serata è un altro argentino: tale Ricardo Darín del quale stasera probabilmente vedrò un altro film. È che come vi dicevo nell'ultimo blog, è un grande attore e regista che non delude mai.

Qualche giorno fa ho visto Nueve reinas, un filmone. E vediamo un po' cosa offre oggi la mia videoteca DARIN

personale che stasera il programma è un filmetto e a dormire visto che domani, nonostante sia

domenica, devo alzarmi presto. Perché? Per ennesima volta, la scaramanzia mi obbliga a

rimandare la risposta a questa domanda di circa trenta giorni ;)

A presto!
Un abbraccio
Nico

 

 

La Laguna (48) per N. Cataldo

VERSIONE SPAGNOLA

Ciao a tutti e buon autunno!!!
Vi scrivo nel tardo pomeriggio di quest'ultimo giorno del mese di settembre che finalmente volge al termine.

Perché finalmente? Perché dopo una lunga e bella estate ho voglia di cominciare con la rutine che il mese di ottobre porta sempre inevitabilmente con sé.

A proposito della mia estate, nei blog precedenti vi ho già parlato di quello che ho fatto a giugno, AUTUNNO

Luglio e agosto e quindi è arrivato il momento di parlarvi degli ultimi trenta giorni.

O meglio degli ultimi trentacinque perché nel blog precedente non vi avevo ancora raccontato del mio viaggio a Gran Canaria.

E allora cominciamo proprio dall'isola di fronte e dal traghetto che mi ha portato sull'isola di fronte. Era un bel po' che non viaggiavo in nave e devo dire che l'esperienza non mi è affatto dispiaciuta anche perché da quando abito a Santa Cruz sono a dieci minuti scarsi a piedi dal porto;)

Come sempre a Gran Canaria, ho soggiornato a casa del mio carissimo amico Doramas con il quale abbiamo girato un po' l'isola.

Tra le varie escursioni spicca quella a Teror, dove aveva luogo un interessante festival di artista di
ABUKAKA

strada provenienti da tutto il mondo. Però, senza dubbio, lo spettacolo più divertente è stato quello del

gruppo comico canario Abubukaka. I quattro umoristi, tra gli altri sketch, ne hanno interpretato uno nel

quale realizzavano una divertentissima e riuscitissima parodia della situazione di stallo político attuale

che attanaglia la Spagna da qualche mese a questa parte.

Tra l'altro, proprio mentre vi scrivo va in onda un'edizione speciale del telegiornale che trasmette le

dichiarazioni di Pedro Sánchez sulla crisi interna del PSOE, il principale partito dell'opposizione.

Ma parliamo di qualcosa di più piacevole. Come per esempio, le visite che ho ricevuto in questo settembre.

La prima, durante la seconda settimana del mese, è stata quella di Sergio delle cui visite (fortunatamente frequenti) vi ho già parlato nei blog precedenti. In questa occasione la sua visita è stata contraddistinta dal Giappone.

Mi spiego: in solo una settimana e in compagnia di altri amici siamo andati a cena in un ristorante BONSAI

giapponese e soprattutto abbiamo visto al cinema due film nipponici, il primo dei quali gratis e in

versione originale con sottotitoli in spagnolo. Infatti, a quattro passi da casa, presso la Fundación

Cajacanarias, si celebrava una settimana dedicata al paese del Sol Levante con tanto di mostra di

bonsai e workshop di origami.

Per vostra informazione, finita la settimana giapponese, è cominciato un ciclo di cinema francese, anche questo in versione originale sottotitolata in spagnolo, che durerà fino a fine ottobre al modico prezzo di due euro per film... e poi dicono che la cultura costa ;)


Ma senza ombra di dubbio, la giornata più bella (e più faticosa;) di quella settimana è stato il sabato. MASCA

In quella giornata abbiamo deciso di fare una pazzia: abbiamo fatto una bella camminata di poco più

di due ore nel nord dell'isola, da Masca fino in spiaggia. Per chi non lo sapesse, Masca è uno dei

paesini più belli e caratteristici dell'isola o, come sono solito dire, è un angolo di Perù a Tenerife.

In un certo senso, manca solo il Machu Picchu ;) La camminata che va dall'alto del paese fino alla

spiaggia è abbastanza frequentata da turisti e non solo ed io personalmente era la seconda volta che la

facevo.

La pazzia è venuta dopo: una volta arrivati in spiaggia, anziché prendere una barca a motore che ci portasse nel vicino

paese de Los Gigantes, abbiamo deciso di arrivarci in kayak. E così alle due ore e passa a piedi KAJAK

ne abbiamo aggiunte altre due in kayak. Il bilancio finale? Esperienza massacrante dal punto di

vista fisico, ma fantastica! Paesaggi mozzafiato e poi a metà del guado la guida ci ha fatto fare

una sosta con tanto di bagno in mezzo all'oceano e informazioni sul Parco Naturale di Teno,

mentre sorseggiavamo una birra gentilmente offerta dagli organizzatori del tour.


Buona parte del fine settimana seguente l'ho passata a El Médano, nel sud dell'isola dove vive la mia amica Sandra che in quei giorni compiva gli anni. E allora, con la scusa del suo compleanno, siamo andati a cena in un ristorante giapponese (un'altra volta;) per poi fare serata nella piazza del paese dove c'era il concerto organizzato in occasione della festa popolare. Il giorno dopo giornata di mare e relax.

Qualche paragrafo più in alto parlavo di visite e non a caso ho usato il plurale. Infatti, quella di Sergio è stata la prima ma non l'unica visita del mese.

In questi ultimi giorni di settembre l'isola ha conosciuto mio cugino Fabio e la sua fidanzata Daniela.

La simpatica coppietta di canari adottivi ha soggiornato per i primi quattro giorni nel sud dell'isola e poi, nei restanti giorni della loro vacanza, nella mia casa capitolina. È stato un piacere ricevere la visita di un pezzo della famiglia e, come sicuramente staranno già immaginando quelli di voi che mi leggono da tempo, ho preso la palla al balzo per fare un po' il turista anch'io.

Avevo un bel fine settimana largo di libertà e allora li ho portati nell'ordine a Benijo, Masca,  TEIDE

Teno, Icod de los Vinos, Mesa del Mar, El Pris, San Andrés, el Teide, el Bollullo, etc... il tutto

intervallato da grandi ed economiche mangiate di pesce, carne e piatti locali e innaffiato da

ottimo vino locale.

Credo che si siano davvero divertiti e che siano rimasti piacevolmente sorpresi da un'isola che, come hanno potuto scoprire, non è soltanto "Sole e Mare".

Già che ci sono, aprofitto di quest'occasione per salutarli e ringraziarli per la compagnia, la simpatia e soprattutto per avermi portato una scorta di taralli, una ricarica di caffé italiano e un Dylan Dog. Per la cena che mi hanno preparato l'ultima serata a base di orecchiette, braciole di carne e parmigiana, invece, non trovo le parole e posso solo dire che gli sarò eternamente riconoscente ;) Scherzi a parte, ci siamo divertiti e, ciò che è più importante, si sono goduti la loro meritata vacanza.


Mentre vi scrivo è calata la notte e a questo punto vi saluto e mi accingo a addentare l'ultima porzione di parmigiana rimasta e a vedermi un bel film. Oggi serata tranquilla anche perché domani passerò la giornata a casa del mio amico catalano Manu a El Sauzal dove si prevede barbeque, bagno in piscina con vista mare e Teide e produzione collettiva di birra.

Non so se ve l'avevo già detto, ma con Manu ed altri amici a volte ci riuniamo perBIRRARTIGIANAL

produrre birra artigianale che, modestie a parte, non ci riesce affatto male;)

E se non ci credete, chiedete a Fabio e Dani che hanno avuto la fortuna di berne una mentre una serata a casa vedevamo "Cinema Paradiso", film meraviglioso che consiglio a tutti di vedere e se possibile con i fazzoletti accanto in previsione di uno dei finali più commoventi della storia del cinema... non dico altro!


A proposito di cinema, che mi vedo stasera? Magari un film con Ricardo Darín, bravissimo attore argentino, i cui film sono tutti belli. Potrei stare qui a consigliarvi film fino a notte fonda, ma la fame inizia a farsi sentire e la parmigiana mi sta provocando e allora vi auguro un buon mese e buon appetito!


Un abbraccio
Nico

 

La Laguna (47) per N. Cataldo

VERSIONE SPAGNOLA

Ciao a tutti e buon rientro!!!


Vi scrivo questo blog dalla poltrona di casa mia nella mattinata di questo penultimo mercoledì del ITALIATERREMOTO

mese di agosto e allora prima di qualsiasi altra cosa voglio mandare un abbraccio e tutta la mia

solidarietà alle famiglie colpite dal terremoto che c'è stato la notte scorsa nell'Italia centrale.

Egoisticamente, ho già verificato che non ho amici né parenti coinvolti nel sisma con epicentro ad

Amatrice, cittadina che fino a ieri era famosa solo perché è il luogo dove è stata inventata una ricetta classica della cucina italiana: i bucatini all'amatriciana.

È che da lontano queste tragedie si vivono in modo diverso e in un certo senso anche peggiore. Il mese scorso, per esempio, in occasione dell'incidente ferroviario verificatosi in Puglia ho sentito tutta l'impotenza e l'angoscia amplificate dalla distanza e la conseguente impossibilità di aiutare in qualche modo.

Mi sarebbe piaciuto, per esempio, andare a donare sangue così come hanno fatto moltissimi pugliesi. DONO

Tra l'altro proprio a Bari ho "imparato" a donare sangue e qui continuo a mantenere questa buona

abitudine e lo consiglio di cuore a tutti, in Italia e in Spagna.

Comunque la vita continua e proprio in queste occasioni è giusto anche celebrare la vita e anche

per questo motivo approfitto di questo spazio per fare gli auguri a Flavio, il più piccolo dei miei

nipotini che oggi compie cinque anni.

Per quanto riguarda questo mese di agosto che sta volgendo al termine, devo gioco forza parlarvi del mio viaggio a Berlino e

anticiparvi subito che purtroppo (o per fortuna;) non sono riuscito a farmi una foto con  LAGOMERA

la Merckel ;) anche perché normalmente in questo periodo dell'anno lei normalmente è

a La Gomera, piccola isola a quarantacinque minuti in traghetto dal sud di Tenerife la cui

parte occidentale viene praticamente colonizzata in estate (e non solo) da turisti

tedeschi.

Ricordo, infatti, che mentre prendevo una birra a Valle Gran Rey durante la mia prima e unica visita a La Gomera quasi nove anni fa, intorno a me sentivo solo parlare la lingua di Goethe.

Tornando a Berlino, devo dire che è stata una gran bella esperienza per vari motivi. Innanzitutto, la compagnia.

Finalmente, siamo riusciti a concretizzare quello che da vari anni con gli amici di Bari e non solo berlino

chiamiamo appuntamento internazionale, ovvero arrivare in una capitale europea da diversi punti

dello stesso continente. Infatti, io sono giunto a Berlino da Tenerife, Antonio ci è arrivato tre ore

dopo da Bologna e Ramon due giorni dopo da Malaga.

Con loro, come sempre, grasse risate e grande intesa. In secondo luogo, mi ci voleva una botta di metropoli che qui in paradiso si sta da Dio, ma ogni tanto fa piacere affacciarsi al mondo reale ;)

Inoltre, avevo bisogno di uscire dalla dinamica Italia e/o Spagna delle ultime vacanze e avevo voglia di parlare un'altra

lingua... evidentemente non il tedesco, ma l'inglese ;)


Che abbiamo fatto a Berlino? Un bel po' di cose... anche troppe! Come si dice in questi casi, ci siamo spaccati!BIRRATEDESCA

Soprattutto durante il giorno. Poche volte avevo camminato tanto in una sola settimana.

È che la nostra voglia di farcela quasi tutta a piedi e una metropolitana (a mio parere)

molto cara e non troppo efficiente, ci hanno portato a percorrere chilometri su

chilometri da un museo ad un altro passando ovviamente da un numero imprecisato di

birrerie per fare benzina ;)

Praticamente abbiamo toccato la metropolitana solo per arrivare in città dall'aeroporto e al ritorno, anche perché i taxi costavano pochissimo ed erano il mezzo ideale per tornare all'appartamento soprattutto di notte quando, dopo qualche birra, ci rendevamo conto di esserci allontanati un bel po'.

E poi c'è un elemento fondamentale da tenere in considerazione: la quantità di biciclette che ci sono in unaBICIBERLINO

città che si può attraversare da lato a lato seguendo le piste ciclabili. E così un giorno ci siamo uniti alla

tendenza cittadina e abbiamo affittato delle bici con le quali, in sole dodici ore, abbiamo percorso circa

venti chilometri tra musei, birrerie e parchi. Tra l'altro siamo stati anche molto fortunati perché è stato

il giorno più caldo del nostro soggiorno in Germania.

Il sole, inoltre, influenza molto anche il carattere dei berlinesi che sotto i raggi del carissimo Lorenzo si dimostrano molto più simpatici e socievoli.

Anche se odio fare di tutta l'erba un fascio, devo ammettere, infatti, che il tedesco medio è abbastanza riservato e un po' chiuso e mi ha sopreso anche il fatto che non così tanta gente parlasse inglese.

Nei musei, per esempio, molte delle didascalie erano solo in tedesco e il personale non sapeva MUSEOBERLINO

(o non voleva?) parlare in inglese. Ciò mi ha sorpreso non poco in una città che dovrebbe essere

abituata ad un certo aflusso di turisti.

A proposito di turismo, è stato un piacere attraversare la porta di Brandeburgo in bici, così come il viale dei tigli e il parco Tiergarten.

A mio parere, Berlino non ha la bellezza architettonica ed artistica che possono ostentare, per esempio, Roma o Madrid, ma è una città in cui si respira e si può toccare con mano la storia recente europea. Storia che gira intorno a due assi fondamentali: la seconda guerra mondiale e l'olocausto da una parte e la guerra fredda e la divisione della città e del paese dall'altra. E allora è possibile visitare un campo di concentramento a soli trenta minuti di treno da Berlino o il Meseo Ebraico o il Monumento all'Olocausto o esposizioni sugli orrori del nazismo.

Tutte queste sono state esperienze molto forti che mi hanno colpito e mi resteranno dentro, ma per MUROBERLIN

me è stato più interessante visitare i luoghi che ricordano il muro e com'era la vita in una città

spaccata a metà e nella Repubblica Democratica Tedesca. Perché? Forse perché è un tema del

quale sapevo meno o più probabilmente perché si tratta di storia più recente e più vicina alla mia

generazione.

Mi fa impressione pensare che dal 1961 al 1989 (quando io avevo già sette anni) c'era un muro che divideva in due non solo una città o un paese, ma il mondo intero separando e contrastando due filosofie di vita completamente diverse.

E così si rimane sorpresi, soprattutto dai musei o dalle esposizioni che raccontano com'era la vita nel blocco sovietico e dalle testimonianze di coloro che nel bene e nel male vivevano in una realtà completamente diversa da quella in cui sono cresciuto. L'Italia, infatti, ha sempre fatto parte del blocco NATO e quindi si trovava ad ovest del muro.


E proprio il muro è quello che più mi ha impressionato e in questo senso devo congratularmi con i tedeschi per come ne conservano la memoria.

Quasi tutti i musei e gli spazi che hanno a che fare con il muro sono gratuiti, ben conservati e MURO 2

ben spiegati e in alcuni casi basta davvero poco per farti fare un salto nella storia. Infatti,

mentre si cammina, in direzione del parco per esempio, ad un certo punto si può vedere a

terra una striscia argentata delimitata da mattonelle che ricostruisce il percorso del muro.

Inoltre, sono state mantenuti in piedi delle parti dello stesso muro che si possono visitare e

accanto alle quali si possono leggere le storie di famiglie separate dall'oggi al domani.

Potrei stare qui a scrivere ore e ore su ciò che significa passeggiare in mezzo alla storia, ma ora devo lasciarvi per preparare la valigia che domani mi porto a Gran Canaria nell'ultimo fine settimana lungo di questo interessante mese di agosto...
Un abbraccio e a presto!

Nico

 

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