La Laguna per N. Cataldo (36)

VERSIONE SPAGNOLA

Ciao a tutti e buon autunno!

Anche se, in realtà, qui è ancora estate e domani, la prima domenica d'autunno, me ne vado al mare. E allora voi godetevi le foglie che cadono mentre io mi faccio un bagno e mi rilasso in spiaggia ;)

Oggi, invece, giornata casalinga tra varie cose da fare nell'appartamento e un pomeriggio di calcio e relax. Mentre vi scrivo, infatti, sto vedendo Barcellona-Las Palmas tifando per la formazione canaria;)

Ma veniamo al mese appena passato. Come sempre, settembre è stato un mese di transizione nel quale si inizia ad intravedere come andrà il lavoro da qui a dicembre. Però, rispetto agli anni passati c'è stata una piacevole variazione sul tema: ho passato il secondo fine settimana del mese nel nord della Spagna. Infatti, venerdì 11 e lunedì 14 settembre dovevo essere a Santander per lavoro ed, evidentemente, mi sono fermato in zona anche durante il fine settimana per fare un salto in due piccoli paesini della Cantabria e a Bilbao.


Non ero mai stato nel nord della Spagna e devo ammettere che il viaggio è stato molto gradevole. SANTANDER

Il venerdì, dopo aver sbrigato il lavoro, ho conosciuto Isabel, una simpaticissima ragazza del posto,

che ha avuto la gentilezza di farmi da guida turistica della città. E così mi ha portato in un museo e

poi di lì a fare una piacevolissima passeggiata sul lunghissimo lungomare di Santander. La città si

espande a partire da una baia che sembra circondarla.

Pertanto si crea una bellissima fusione di spiaggia e spazi verdi. Abbiamo anche visitato il Casinò e preso un "mediano" (una specie di espressino) in un hotel storico. Questi ultimi sono solo due degli edifici di stile neoclassico che abbondano nella città cantabra e che le danno un aspetto molto elegante. La serata è terminata con una cena a base di "pintxos" sul lungomare all'altezza de "los Raqueros", delle sculture di bambini sul punto di lanciarsi in acqua che ricordano una tradizione del dopoguerra.

La leggenda, infatti, narra che dopo la guerra civile spagnola durante le loro passeggiate le persone abbienti lanciassero monete al mare per vedere come i bambini più poveri si tuffavano in acqua per recuperare pochi spiccioli per poter poi comprare qualcosa da mangiare. Il giorno dopo ho visitato Santillana del Mar e Comillas, due paesini della provincia pieni di turisti per diversi motivi. Se a Santillana si va a vedere il centro storico medievale, a Comillas ci si va per ammirare il Capricho di Gaudì, una dei primi edifici progettati dall'architetto catalano. Avevo già visto alcune sue opere a Barcellona e devo dire che il suo stile è inconfondibile.


In ogni caso, la migliore giornata del fine settimana è stata quella di domenica. Non me ne vogliano bilbao

male gli amici di Santander, ma Bilbao ha una marcia in più. Evidentemente si tratta di una città più grande e urbana e molto più alternativa e nel giro di una giornata sono riuscito a fare un bel po' di cose. Ci sono arrivato la mattina presto e sono subito andato al Museo Guggenheim, molto bello dentro e fuori.

A parte le collezioni, permanenti e non, che si possono ammirare al suo interno, attirano moltissimo l'attenzione la particolarissima forma dell'edificio e le sculture che lo circondano.Tra le altre, spicca Mamá, un enorme ragno di metallo che si trova tra il museo e il lungofiume. E poi dopo aver visitato quello di New York e quello di Venezia, mi mancava il Guggenheim di Bilbao.


Dopo il museo sono andato in zona San Mamés, dove ho bevuto e mangiato qualcosa in un ambiente fantastico. C'erano infatti un sacco di tifosi dell'Athletic de Bilbao, che "si riscaldavano" per la partita contro il Getafe. E così mi sono unito alla festa;) Dopo aver mangiato degli ottimi pintxos sono andato allo stadio dove la squadra di casa ha vinto tre a uno e così ho realizzato uno dei miei sogni calcistici: visitare la Catedral de San Mamés, il mitico stadio dell'unica squadra, Real Madrid e Barcellona a parte, che non è mai scesa in seconda divisione. In più, per chi non lo sapesse, l'Athletic ha una politica ammirevole: acquista solo calciatori che sono nati nei Paesi Baschi e quindi è come se fosse una nazionale e pertanto la comunione tra la squadra e la tifoseria è totale. E ciò vale anche per i tifosi occasionali come me;)

E allora da quando sono tornato guardo le partite dell'Athletic con una certa simpatia. Finita la partita si respirava un climaSANMAMES

di festa e la marea rojiblanca (biancorossa come il mio Bari;) si è riversata in centro a bere ottima

birra e provare cibo squisito. Come avrete capito, la gastronomia, o meglio, l'ottima gastronomia

è stata una delle costanti del viaggio durante il quale ho avuto la conferma che la fama della cucina

basca è più che meritata. Prima di tornare a Tenerife, il lunedì ho potuto salutare Isabel, con la

quale ho fatto un giro nel mercato di Santander, e la sua simpaticissima madre che mi ha anche regalato un souvenir tipico

della città. Grazie a loro, e non solo, posso tranquillamente dire che la gente del nord è molto aperta e cordiale e mi ha

trattato benissimo.


Il fine settimana seguente, ovvero il fine settimana scorso, invece, è stato caratterizzato da una gran
CUADRILATERO

bella serata cominciata a casa di amici cileni e terminata più avanti con un giro nei bar de La

Laguna.Tutto è cominciato con una grigliata di carne a casa di Klaus, dove abbiamo festeggiato la

giornata dell'indipendenza cilena con dell'ottimo vino del paese andino e buonissima carne. Perché

come dice la mia amica di Bari Monica: "Il pesce è buonissimo, ma quando si mangia la carne è

festa!!!" Finita la carne siamo andati a bere qualcos(altro;) al Cuadrilatero, però, se devo sincero, di quello che è successo

dopo ho ricordi non molto precisi;)


E allora facciamo un salto indietro e vi racconto del primo fine settimana di settembre e in particolare della festa di quel venerdì a casa del mio amico catalano, Manu. L'ho sentito, via whatsapp, poco fa e mi ha detto che in Norvegia va tutto bene. Come avrete immaginato, si trattava di una festa di despedida, per salutarlo in attesa che ritorni a maggio con la sua compagna e il loro bambino. La festa, come spesso accade quando c'è di mezzo Manu, è stata contraddistinta dalla musica e se il mio amico di Gran Canaria, Doramas, a portato con sé la chitarra,  il nostro catalano ha tirato fuori una serie di strumenti a percussione uno più particolare ed improbabile dell'altro;) Alla fine la festa è andata per le lunghe e siamo rimasti a suonare e cantare quasi fino all'alba!


Alla fine della fiera, in ordine sparso vi ho raccontato cosa ho fatto in tutti i fine settimana di settembre BARCELONA

meno quest'ultimo del quale probabilmente vi parlerò nel blog del mese prossimo. Nel frattempo, il

Barça ha vinto due a uno, però in Catalogna non saranno molto contenti perché Messi ha subito un

infortunio che lo terrà fuori dai terreni di gioco almeno un paio di mesi de è molto probabile che si

perda il clasico di fine novembre. A proposito ora devo lasciarvi perché sta per iniziare la partita del

mio Madrid.


Ci sentiamo a fine ottobre!
Un abbraccio
Nico